L’anafilassi

Modificabile (1000 x 1000 px)

In questi giorni si parla tanto (forse troppo) del morso di ragno violino e delle sue potenziali reazioni. 

Questo ci ha portati a pensare ad approfondire il tema dell’anafilassi, visto anche che in trentino sta iniziando il periodo di vendemmia e raccolta mele che inevitabilmente ci può portare a rapporti ravvicinati con insetti, api, vespe e quant’altro… 

 

L’anafilassi è definita come « una grave reazione allergica a rapida comparsa e che può causare la morte ».

È un’importante e pericolosa reazione dell’organismo umano che si presenta con delle manifestazioni che si verifichino rapidamente dopo l’esposizione a un probabile allergene. 

 

L’anafilassi è una reazione di ipersensibilità acuta potenzialmente fatale e costituisce un’emergenza di carattere medico. 

 

 

Si manifesta in risposta ad uno specifico allergene, come il veleno di un insetto o un farmaco. 

 

Come la si affronta? 

Nel trattamento dell’anafilassi, si deve intervenire rapidamente… 

In caso di anafilassi bisogna andare immediatamente al pronto soccorso, dove vi sarà iniettata l’adrenalina. Se lo shock anafilattico non viene affrontato immediatamente, il paziente può perdere conoscenza e può addirittura morire. 

Se si è distanti da un centro sanitario, è importante e fondamentale somministrare il farmaco di primaria importanza che è  l’adrenalina.

Le linee guida consigliano di somministrare una soluzione di adrenalina per via intramuscolare, nella metà anterolaterale della coscia, non appena si sospetta il verificarsi di una reazione anafilattica. 

 

In commercio ci sono 2 auto iniettori di adrenalina “FASTJEKT”: 

– uno per adulti o bambini che abbiano un peso di almeno 25 kg; 

– uno per i bambini di peso compreso tra i 10 e i 25 kg. 

Il kit è formato da una fiala di adrenalina con auto iniettore, resa stabile anche a temperatura ambiente e che pertanto può essere portata sempre con sé. 

La fiala deve essere conservata al riparo della luce e controllata ogni 15 giorni per verificare che non abbia cambiato colore o contenga precipitati. 

Il dispositivo consente al paziente di autosomministrarsi il farmaco, mediante una pressione sul lato esterno della coscia. L’iniezione può essere ripetuta da ogni 5 a ogni 15 minuti in caso di una risposta insufficiente, ma la somministrazione di più di due dosi è raramente necessaria. 

Praticato l’intervento di emergenza, è bene raggiungere al più presto una struttura sanitaria per eventuali ulteriori trattamenti. 

Per cercare di affrontare con più serenità “l’anafilassi” è opportuno predisporre un piano d’emergenza. E’ importante cercare, insieme al pediatra o al medico di scrivere un  piano d’azione dettagliato da seguire in caso di reazione allergica.

In questo modo si sa esattamente che cosa fare in caso di anafilassi e si possono insegnare le procedure d’emergenza agli insegnanti, bidelli, baby sitter e alle altre persone che vivono vicino ad una persona che può andare incontro a questa emergenza. Solo in questo modo saranno perfettamente informati su cosa fare. 

 

Dott.ssa Emanuela Gerola